Comune di Castiglion Fibocchi
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Tra le antiche mura di Castiglion Fibocchi si erge, custode silenziosa di secoli di fede e di storia, la Chiesa di San Pietro e Ilario.
Le sue origini si perdono nel tempo: già prima del 1300 la troviamo citata nei documenti ecclesiastici, come cuore spirituale del castello, strettamente legata alla pieve di San Quirico in Alfiano. In un'epoca in cui molte chiese della diocesi di Arezzo versavano in condizioni precarie, San Pietro e Ilario seppe distinguersi per la solidità della sua struttura e la presenza del fonte battesimale, simbolo di rinascita cristiana, trasferito qui dalla pieve di San Quirico e successivamente dalla chiesa di Pezzano.
Nel Seicento, la chiesa ottenne il titolo di parrocchiale, un riconoscimento che segnava il suo crescente ruolo nella vita del borgo. Al suo interno riposa il marchese Alessandro Dal Borro, figura illustre, caduto nel 1656 durante una spedizione contro i Turchi, le cui gesta ancora riecheggiano nella memoria collettiva.
Il tempo, però, non risparmiò l’antico edificio. Nel 1847, constatata la sua inadeguatezza a ospitare la crescente popolazione del paese e le difficoltà igieniche legate alla vicinanza del cimitero, si decise di abbattere la vecchia struttura.
La nuova chiesa sorse poco oltre le antiche mura, conservando, non senza fatica, un prezioso affresco quattrocentesco che venne staccato e ricollocato durante i lavori.
Il campanile, eretto agli inizi dell’Ottocento sopra una torre medievale, racconta ancora oggi la storia della comunità: prima di lui, un semplice campanile a vela ospitava le antiche campane, una risalente al 1273, l'altra al 1466.
Nel 1929, con grande entusiasmo popolare, venne realizzata la nuova facciata in occasione del Concordato tra la Santa Sede e il Governo Italiano. Grazie al progetto dell’ingegnere Ubaldo Cassi e all'impegno di tutta la comunità, il 12 ottobre 1930 la chiesa si presentò con un volto rinnovato, pronta ad accogliere fedeli e visitatori.
Oggi, varcare la soglia della Chiesa di San Pietro e Ilario significa compiere un viaggio nel tempo, tra memorie antiche, fede incrollabile e l'amore di una comunità che, nei secoli, non ha mai smesso di prendersene cura.